Luoghi Misteriosi in Basilicata: Rocche e Castelli
La Rocca di Lagopesole si trova nel comune di Avigliano (Potenza), ha origini normanne e venne acquisita da Federico II tra il 1242 e il 1250 che la utilizzò come residenza di caccia. Finì poi in mano agli Angioini che ne fecero un uso militare. Fra queste mura fu imprigionata da Carlo D’Angiò Elena Ducas moglie di Manfredi di Svevia, figlio di Federico II. Elena si lasciò morire di tristezza e di dolore dopo la morte del marito.

Luoghi Misteriosi in Basilicata: Rocca di Lagopesole
Si narra che il fantasma della donna, detta “Elena degli angeli”, singhiozza ancora oggi in maniera disperata da una finestra della rocca e che il marito Manfredi, in sella ad un bellissimo cavallo bianco, vada alla ricerca dell’amata senza però mai trovarla.
Sono capitata in agosto ed ho assistito alla rievocazione storica denominata “Alla corte di Federico”dove ho potuto assaporare menù medievali, ammirare esibizioni di falconieri, mangiafuoco, tornei di arcieri e sfilate di dame, cavalieri e giullari. Un vero tuffo nella vita di corte.
La Rocca del Cappello, situata di fronte alle Dolomiti Lucane, è un monolito alto più di dieci metri dove sulla cima è appoggiato un grosso masso che sembra un cappello e, sul lato dove sorge il sole, è inciso un cerchio del diametro di circa un metro. Più in basso si trova un secondo monolito con il disegno di un altro cerchio e una panchina detta “Seggia del Diavolo”.
Tutta questa zona, caratterizzata da grotte e sentieri tortuosi, ha indotto gli storici a definirla come luogo in cui si svolgevano antichi culti pagani. Ho immaginato i sacerdoti e le sacerdotesse intenti a praticare rituali sacri e misteriosi dedicati agli dei.
Anche il Castello di Grottole, sempre in Provincia di Matera, ha la sua bella leggenda di Abufina che, nel tentativo di raggiungere il suo amato Slepino, guerriero agli ordini del Conte di Chiarodimonte, nell’attraversare il fiume morì annegata. Nei giorni di luna piena di aprile e giugno il suo fantasma si affaccia alla finestra del torrione del castello.
Sicuramente ritornerò in quel periodo sperando di provare il brivido inspiegabile che può provocare la vista di un fantasma ma anche per proseguire la ricerca di luoghi misteriosi in Basilicata.
Luoghi Misteriosi in Basilicata: Chiese e Abbazie
Ai piedi del monte Vulture, di origine vulcanica, si trova l’abbazia benedettina di S.Michele costruita dai monaci sopra antiche grotte nel 1700.
L’edificio sembra appeso ad un costone della montagna a picco su uno dei due laghi di Monticchio e la leggenda vuole che in quel luogo si nascondessero molti briganti che tramandavano storie piene di mistero di maghi, fattucchiere e di uno spiritello dispettoso chiamato il Monacello.
Affascinata da questa regione chiamata anticamente Lucania, continuo il mio viaggio alla ricerca dei luoghi misteriosi in Basilicata e mi reco a Acerenza, uno dei borghi medievali più belli d’Italia a circa 35 Km da Potenza.
Ad un tratto mi appare imponente la Cattedrale che risale al’ XI secolo. Si narra che all’interno vi sia una cripta segreta dove è conservato il Sacro Graal. Chi conosce la storia dei Templari saprà che il Sacro Graal è la coppa dalla quale Gesù bevve il vino durante l’ultima cena.
Non mi trovo in Inghilterra, in Francia, in Galles ma in Basilicata, regione che ha conquistato fin dai tempi antichi re, regine, papi e perfino templari.
Il mio viaggio continua in salita alla scoperta dei luoghi misteriosi in Basilicata. Mi avventuro tra le vette delle Dolomiti Lucane e arrivo a Castelmezzano, borgo nato nel X secolo d.C. dove, a proposito del Sacro Graal, trovo parecchi simboli sparsi per il paese e lo stemma che raffigura due cavalieri su un unico cavallo come testimonianza che c’è stata una magione templare.
La chiesa di Santa Maria dell’Olmo, edificata nelle vicinanze di un olmo e di una sorgente d’acqua considerati da sempre simboli di vita eterna, offrono l’opportunità di tramandare un’antica tradizione pagana che ogni anno, a maggio si ripete e che consiste nell’unire sessualmente un tronco d’albero ad una cima di agrifoglio per celebrare la rigogliosità della natura.
Lo “Sposalizio degli alberi” rinnova la fertilità della terra con la scalata del tronco da un abitante che, arrivato in cima, dà dimostrazione di coraggio e contribuisce alla buona riuscita della festa.
Questo viaggio interessante, alla scoperta di una terra dal fascino misterioso piena di intrighi e tradimenti con leggende che si mescolano alla realtà, mi ha affascinato specialmente da quello che non si vede ma si immagina correndo con la fantasia nei luoghi misteriosi in Basilicata.
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