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Craco Città Fantasma

Probabilmente avrai sentito parlare di Craco città fantasma. È un luogo dal fascino misterioso, intrigante, una destinazione che lascia ricordi particolarmente nitidi ed emozionanti in chi la visita.

Craco Città Fantasma

Craco Città Fantasma

Craco si trova in Basilicata, per l’esattezza in provincia di Matera, da cui dista 58 km. Per comprenderne in pieno le vicissitudini è interessante conoscere la sua storia, ma ti posso anticipare che se il destino non si fosse accanito su di lei, oggi probabilmente non sarebbe così famosa e così ricercata anche dai registi che vogliono girare, nei suoi vicoli e tra le sue mura silenziose, scene di film indimenticabili.

Le prime testimonianze di vita in questo luogo, che si trova sulle colline lucane a circa 390 metri sul livello del mare, risalgono ad alcune tombe dell’VIII secolo a.C. Nel X secolo i monaci bizantini contribuirono allo sviluppo dell’agricoltura nella zona, facendola diventare un punto di riferimento per i comuni limitrofi.

Probabilmente il suo nome deriva da “graculum”, ovvero piccolo campo arato. Si trovano testimonianze di questo appellativo nelle citazioni dell’arcivescovo Arnaldo di Tricarico, che se ne occupò nell’anno 1060.

In seguito Craco fu feudo di Erberto, prima, e di Roberto di Pietrapertosa in seguito. La storia di Craco città fantasma fu ricca di vicissitudini: appartenne a diverse famiglie, che arricchirono l’agglomerato urbano con prestigiose costruzioni come Palazzo Maronna, Palazzo Grossi che è uno degli edifici più maestosi del paese e Palazzo Carbone, la cui strada di accesso ricoperta di ciottoli di fiume resiste imperterrita alla frana, mentre il palazzo rischia di crollare.

La storia più recente che ha portato Craco ad essere città fantasma riguarda la frana che nel 1963 costrinse gli abitanti a lasciare le proprie case e a trasferirsi più a valle. Erano quasi duemila le persone che dovettero lasciare tutto e andare.

Forse la causa è dovuta alle infrastrutture, reti idriche e fognarie, che hanno indebolito le fondamenta, o forse fu dovuta alla natura del luogo, fatto sta che quel centro storico così vivo e interessante dovette essere abbandonato in fretta, lasciando quasi tutto com’era.

Craco città fantasma è visitabile con le guide e attraversando un percorso messo in sicurezza, poiché le sue stradine, le case e gli edifici sono pericolanti. È difficile descrivere quello che si prova nel vedere la città. Vedi le porte che custodivano l’intimità delle famiglie ormai consumate dal tempo e divelte. Il rivestimento delle cucine che ancora abbellisce l’angolo cottura e ti fa pensare alla coppia che, costruendo la casa che avrebbe ospitato la sua famiglia, ha scelto proprio quelle mattonelle, quel disegno.

Craco Città Fantasma: Centro Storico

Craco Città Fantasma: Centro Storico

La natura si è ormai ripresa i suoi spazi e piante e rampicanti, senza ritegno, entrano ed escono dalle finestre, occupano i pavimenti, ricoprono mobili abbandonati. Nemmeno la chiesa è risparmiata, e tra i crolli restano i segni della sacralità del luogo. Le strade e le scale approdano a terrazzi incolti, le macerie si alternano a sprazzi di costruzioni quasi integre.

È difficile trovare l’aggettivo giusto per esprimere ciò che si prova visitando Craco. E’ un misto di malinconia, interesse, curiosità, accettazione del potere della natura e della piccolezza dell’uomo. E’ bello e inquietante, appassionante e triste, interessante e deprimente. Ma da fare.

Per arrivare a Craco città fantasma bisogna considerare un’oretta circa di auto da Matera e un’ora e mezza da Potenza. Da lontano Craco si confonde con la collina su cui sorge; i colori delle case in rovina, strette l’una accanto all’altra, si fondono con quelli della roccia e la vegetazione è uniforme. Già prima di arrivare nel suo territorio, Craco stupisce e incuriosisce. Da lontano puoi distinguere nettamente la Torre Normanna e il castello del XIII secolo.

Naturalmente l’abbigliamento migliore per immergersi nell’atmosfera magica della città fantasma è quello comodo, soprattutto con scarpe senza tacco, da trekking o da camminata in montagna.

La città morta di Craco, in realtà ancora vive. Vive nelle immagini riprese in film come “Passion” di Mel Gibson, nel 2004, o “Cristo si è fermato a Eboli” (1979) di Francesco Rosi; vive nei ricordi degli abitanti che nel nuovo territorio, Craco Peschiera, hanno continuato la loro vita, riprendendosi da disagi e dispiaceri, ma vive anche nelle esperienze di quelli come noi che la visitano.

Inserita nella lista dei monumenti da salvaguardare redatta dalla World Monuments Fund, Craco città fantasma è ormai un luogo unico, sorprendentemente capace di regalare emozioni.

La città morta di Craco è, in realtà, più viva che mai.

 
Photo credit:

1) Craco città fantasma => Wikipedia

2) Historic Center of Craco => World Monuments Fund

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